giovedì 11 dicembre 2014

Mini-recensione "Liberami, disse l'uomo" di Davide Bonvicini.

Buongiorno lettori!
Qualche mese fa sono stata contattata da un'autore emergente per presentare e leggere il suo libro.
Vi lascio il link della presentazione QUI.

  Liberami, disse l'uomo
     Davide Bonvicini

Autopubblicato.
Voto: ★★

Trama: 
Un mondo perfetto, dove gli abitanti seguono l’unica legge del piacere, da cui solo un uomo è escluso: Cameron K.L. Una malattia lo rende inabile alla connessione globale, la “liberazione”, e lo costringe a vivere ai margini della società. Le sue speranze sono riposte in Jordan A.U., un medico che gli aveva promesso di aiutarlo. Ma quando questi scompare, Cameron si trova davanti a un bivio: accettare la sua condizione, oppure rischiare tutto per cercare Jordan. Questa e altre scelte saranno a carico del lettore, che alla fine di ogni paragrafo deciderà come proseguire la vicenda, sino a raggiungere uno dei possibili otto finali. E ogni rilettura svelerà nuove, inquietanti sfaccettature, diverse risposte alla domanda “cos’è la libertà?”

Recensione SENZA- Spoiler

Ho "letto" il libro in un'oretta. Dico "letto" perché in effetti non ho letto ogni singola pagine, e vi spiego il perché.
Liberami, disse l'uomo è un libro che concede al lettore di scegliere il finale o le "strade" che il protagonista deve percorrere.
Cameron, il protagonista appunto, è un ragazzino che vive in una società dove gli abitanti seguono l’unica legge del piacere, ovvero la libertà.
Lui però è diverso dagli altri poiché è afflitto da una malattia che non gli permette di essere libero.
Cameron inizia la ricerca di Jordan, il dottore che dovrebbe, appunto, curarlo, scomparso dalla città.
Come detto prima, spetta al lettore decidere il percorso del libro.
Secondo la descrizione ci sono ben 8 finali possibili, tutti con un'unico scopo: quello di rendere libero Cameron.
Io, scegliendo varie opzioni, sono arrivata ad uno dei finali, in specifico quello del capitolo 24.

Lo stile dell'autore mi piace. Secondo me è molto capace.
Il maggiore problema è la storia, infatti non ha uno spessore.
I personaggi non esistono. Perfino l'unico presente non viene descritto.
La storia, come ho già detto, non ha inizio e fine. Insomma, non viene raccontato nulla su questo "mondo distopico" e il finale scelto da me mi ha lasciata perplessa.
Inoltre, non mi sono sentita per niente coinvolta nella vicenda e non mi sono sentita connessa con il protagonista. Insomma, per me non c'è stato un legame con il libro.

Non so, secondo me l'autore ha potenziale, quindi probabilmente leggerò qualcos'altro suo in futuro.
Forse sono stata io che non capito bene questo tipo di racconto, poiché è la prima volta che leggo un testo del genere.
Comunque, non so. Ve lo consiglio se siete curiosi... ^----^
A presto!

2 commenti:

  1. Grazie per la minirecensione!
    Permettimi solo di segnalarti che - secondo me - hai dimenticato un "dettaglio" non da poco: questo è un testo interattivo che puoi rileggere tutte le volte che vuoi... e ogni volta sarà diversa dalla precedente!
    Tu hai trovato un finale dopo aver percorso una certa strada: ti consiglio di ricominciare e fare scelte diverse. In questo modo, scoprirai qualcosa di più su questo mondo e (forse) anche la storia rivelerà un po' di spessore.
    Il mio intento era proprio quello di intrigare a rileggere il racconto più volte, per scoprire sempre nuovi dettagli, e arrivare a nuovi finali. Detto fra me e te, quello del 24 è proprio il finale meno emozionante! :)

    Se vorrai, fammi sapere. ;)

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    Risposte
    1. Sì, sono d'accordo:)
      Lo rileggerò per scoprire cose nuove sulla storia e sul mondo!^---^

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Grazie per essere passati nel mio angolino. Se lasciate un segno vi do un biscottino! :3