venerdì 28 novembre 2014

Recensione "Grandi Speranze di Charles Dickens"

Buongiorno lettori!
Avete visto quanto sono brava questa settimana? Sono riuscita a postare qualcosa quasi ogni giorno!^--^
Oggi finalmente vi parlerò di Grandi Speranze, un libro che ho letto il mese scorso per letteratura.

          Grandi Speranze
          Charles Dickens

Casa editrice: Newton Compton
Voto: ★★★★

Trama: 
La misteriosa fortuna che la sorte assegna all'orfano Pip, il suo altezzoso rifiuto dei vecchi amici, le sventure e le sofferenze che segnano il suo percorso esistenziale verso una consapevole maturità costituiscono la base di un racconto ove il senso di colpa e la violenza si fondono con spunti grotteschi nei quali la commedia assume connotazioni caustiche e crudeli. Dal momento in cui, nelle spettrali paludi del Kent, Pip si imbatte in Magwitch, un forzato evaso, fino all'ultimo incontro con la bella e cinica Estella che suscita in lui sterili emozioni e turbamenti, il lettore si trova coinvolto in una vicenda tanto drammatica quanto affascinante. Studio meditato dello sviluppo di una personalità, è questa l'opera di Dickens in cui più si avverte un notevole approfondimento psicologico che, unito alla raffinata maestria verbale dell'autore, consente di godere fino all'ultima pagina una storia ricca di eventi e di suspense.


Grandi Speranze racconta le vicende di Pip, un'orfanello che vive con la sorella maggiore e suo marito Joe. La sua vita cambia completamente quando incontra Miss Havisham, una signora molto ricca che lo assume per giocare con sua figlia Estella. Pip, vedendo la bella vita che conduce Estella e la madre, inizia a desiderare una vita migliore e di diventare un "signore colto".
Un giorno però un misterioso benefattore decide di investire sul suo futuro offrendogli delle Grandi Speranze.

Secondo me il fulcro principale della storia è l'amore che Pip prova nei confronti di Estella, una ragazza nobile, viziata, orgogliosa e ingrata di tutto ciò che possiede, che mi ricorda molto Catherine di Cime Tempestose. (vi rimando alla recensione, se volete leggere un mio parere)
Pip mi è sembrato un personaggio molto.... infantile? Non so. 
Secondo me è stato molto stupido per vari motivi:
1- si innamora di una ragazzina viziata sapendo di non avere speranze.
2- sperpera il suo denaro, le sue grandi speranze.
Estella è veramente..... 
ma perché esiste?
Ho odiato Catherine e ho odiato Estella. Lo capisco che andava di moda creare queste relazioni amorose impossibili, ma perché le protagoniste femminili devono essere così insopportabili e odiose?
E' totalmente viziata e io odio le persone viziate.
*spoiler* 
Sono stata contenta di leggere le sue disgrazie amorose nell'epilogo, anche se la scena finale l'ho trovata bellissima.
*potete continuare, se volete*
Un personaggio che mi è rimasto nel cuore è Joe, il "padre" adottivo di Pip. E' una persona candida, buona e genuina che, almeno secondo me, ha avuto un grande impatto nelle scelte di Pip.
Devo dire che un mix di feelings al riguardo. Mi è piaciuto, ma l'ho trovato un po' lento...
Infatti verso la metà del libro già cominciavo ad annoiarmi, e alcune parti, secondo me, erano molto inutili...
*non odiatemi pls*
Quindi, infine ho dato 4 stelle perché mi è piaciuto, anche se, come già scritto, l'ho trovato lentino.

Va beneeee, credo che sia tutto per oggi.
Fatemi sapere se l'avete letto e cosa ne pensate!^--^

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